CIS: il certificato di idoneità statica obbligatorio per gli edifici milanesi con più di cinquant’anni

Certificato idoneità statica

CIS: il certificato di idoneità statica obbligatorio per gli edifici milanesi con più di cinquant’anni

Per garantire la sicurezza del proprio patrimonio immobiliare, il Comune di Milano ha deciso di affidarsi al certificato di idoneità statica (CIS), un documento che attesta l’adeguatezza delle strutture portanti dei fabbricati. L’obbligo di certificazione, introdotto dal Regolamento Edilizio approvato il 26.11.2014, interessa in particolare le costruzioni con almeno cinquant’anni di vita e, in alcuni casi, va assolto entro il prossimo novembre. Dunque, se il tuo stabile ha passato il mezzo secolo e non l’hai ancora fatto, è arrivata l’ora di revisionarlo, sottoponendolo ad un’apposita verifica di conformità.

Le due scadenze per la presentazione

Come specificato dal Regolamento Edilizio, il CIS va allegato al Fascicolo del Fabbricato e depositato presso l’Ordine degli Ingegneri di Milano per il 26 novembre del 2019 o, al più, entro il 2024.  La prima scadenza vale per gli edifici che non sono mai stati sottoposti a verifica, mentre la seconda interessa le costruzioni il cui certificato di collaudo statico risale a oltre cinquant’anni fa.

Quando bisogna produrre il certificato

Anche a livello nazionale in cui, a differenza di Milano, non è stabilita alcuna obbligatorietà, il CIS serve comunque:

  • a certificare l’agibilità di un immobile non in possesso del certificato di collaudo statico disciplinato dalla Legge 1086/71
  • a corredare una richiesta di condono edilizio disciplinata dalle sanatorie ex L. 47/85. In questo caso, per perfezionare la domanda, il CIS va depositato al Genio Civile

I due livelli di indagine e i contenuti del documento

Per garantire la corretta compilazione del CIS la commissione strutture dell’ordine degli ingegneri di Milano ha prodotto, in collaborazione col Comune, apposite Linee guida, che prevedono la possibilità di effettuare due diverse tipologie di indagini. La prima, preliminare e basata su una metodologia qualitativa, si concretizza nella semplice ispezione visiva del fabbricato e nell’analisi della sua storia e documentazione pregressa, volta a valutare la resistenza di materiali e strutture e i tipi di interventi subiti nel corso degli anni. Nel caso tutto sia ritenuto a norma, l’incaricato procede subito col rilascio del certificato. Altrimenti, passa ad effettuare un’analisi più approfondita, eseguendo veri e propri esperimenti in loco al fine di identificare eventuali cedimenti e il modo di porvi rimedio.

Chi deve occuparsi della redazione

Nonostante non sia richiesta un’anzianità di iscrizione all’albo di un decennio, come accade per il collaudo statico, il CIS deve essere sottoscritto da un tecnico professionista. Se non sai a chi rivolgerti, affidati ad APprojectS che ha una vasta esperienza in quest’ambito e ti garantisce tutta la serietà e la celerità di cui hai bisogno.