Catasto, cosa è e a cosa serve?
Quando si parla di catasto, bisogna andare molto indietro nel tempo per trovarne le origini. Già dai tempi di egizi e sumeri, epoche nelle quali risalgono i primi riferimenti a questa istituzione, il catasto fu creato per due semplici motivi: censire gli immobili e calcolare successivamente le imposte da versare.
Anche oggi, migliaia di anni dopo, le sue funzioni non sono cambiate molto.
Il catasto in Italia
Il catasto è sostanzialmente l’archivio di tutte le proprietà immobiliari site sul nostro territorio. Per semplificare, nel catasto italiano è contenuta “la carta d’identità” di un qualsiasi immobile. Si tratta, quindi, di una sorta di anagrafe” degli immobili, con dati che riguardano:
- localizzazione geografica;
- destinazione d’uso e le caratteristiche;
- estensione e la consistenza del bene immobiliare;
- redditi relativi all’immobile stesso;
- indicazione di proprietà;
- categoria.
È importante ricordare che questi dati sono di pubblico dominio e, quindi, qualsiasi persona potrebbe averli a disposizione, richiedendo la cosiddetta “visura catastale”. Per il proprietario dell’immobile stesso la consultazione è gratuita, per tutte le altre persone è soggetta al pagamento di uno specifico tributo.
Visura catastale, come si richiede
Per il proprietario di un immobile la visura catastale del proprio bene è gratuita. La procedura di richiesta è anche abbastanza semplice, a patto di possedere SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) e una connessione internet. Basta collegarsi al sito dell’Agenzia delle Entrate e selezionare la voce “Servizi ipotecari e catastali”, inserita nella sezione “consultazione personale”.
In questa maniera possiamo visionare l’elenco degli immobili di nostra proprietà e scaricarne la visura in formato PDF.
Nel caso avessimo bisogno di una visura catastale di un immobile di cui non siamo proprietari, dovremmo utilizzare il servizio di “visura catastale telematica”, esteso a tutto il territorio nazionale a eccezione delle province di Bolzano e Trento, inserito nel sito dell’Agenzia delle Entrate. Come detto in precedenza, questo tipo di richiesta non è gratuita, ma soggetta a tributi dipendenti dal numero di file da consultare.
In alternativa, è possibile richiedere la visura catastale tramite un appuntamento presso un qualsiasi ufficio dell’Agenzia delle Entrate o presso uno sportello catastale decentrato.
Valore catastale e rendita catastale
A un occhio inesperto queste due definizioni possono sembrare sinonimi. Invece indicano dati differenti.
Il valore catastale di un immobile (differente dal valore di mercato) serve per poter calcolare le imposte legate alla compravendita immobiliare.
Per rendita catastale si intende invece quel reddito, attribuito a ogni immobile, da cui è possibile produrne uno autonomo. Si calcola moltiplicando la dimensione dell’immobile per la tariffa d’estimo relativa.
La rendita catastale è la base che ci permetterà di calcolare il valore catastale del nostro immobile, moltiplicando i vari coefficienti catastali ricavati dalle caratteristiche dell’immobile stesso, come destinazione d’uso e categoria.
Il calcolo dell’IMU
La rendita catastale è fondamentale per calcolare l’IMU (Imposta Municipale Unica) e pagare le tasse sull’immobile.
Per calcolare l’IMU è necessario partire dal valore della rendita catastale – rivalutata del 5% – e moltiplicarla per i coefficienti derivanti dalle categorie catastali, indicati nella visura.
Ricordiamo che, nella gran parte dei casi, l’IMU sulla prima casa non si paga, a meno che non sia in categoria “case di lusso” (A/1, A/8, A/9).
Affidati a un esperto
Benché i dati catastali di un immobile siano facilmente reperibili, non è detto che gli stessi siano aggiornati o esatti. Il nostro consiglio è quello di affidarsi sempre a un esperto per richiedere e verificare i suddetti dati, evitando futuri problemi.
Per eventuali chiarimenti, e un consulto gratuito e senza impegno, non esitate a contattarci.
